martedì 7 dicembre 2010

Nel Comune di Vicenza ai dipendenti alluvionati trattenuta l'Irpef nonostante la proroga.

(AGENPARL) - Roma, 07 dic - “Ai Comuni veneti più disastrati faremo avere un anticipo sulla liquidazione dei danni prima di Natale, utilizzando una prima tranche dei contributi statali indicati dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Lo ha nuovamente assicurato il presidente della regione Luca Zaia, commissario delegato per l’emergenza alluvione, che stamani a Palazzo Balbi ha fatto il punto della situazione con la stampa, al termine della riunione con i cosiddetti “soggetti attuatori”, ovvero il personale responsabile per i singoli settori d’azione che sta operando (“scrivetelo: lo fanno tutti gratuitamente”) per trasformare in atti concreti le decisioni a favore degli alluvionati. “Stiamo attendendo l’arrivo dei 300 milioni, che dovrebbero essere disponibili nel conto corrente commissariale aperto presso la Banca d’Italia dal 12 dicembre prossimo – ha affermato Zaia – e già questo rappresenta un grande traguardo rispetto a temi di erogazione che di solito si aggirano sui due mesi e mezzo – tre mesi. In ogni caso abbiamo già pronto anche un “piano B”: siamo in contatto con le banche per poter eventualmente disporre di anticipazioni. In ogni caso vogliamo dare una prima risposta a chi si è visto portare via tutto o quasi dall’acqua e ai Sindaci e Presidenti di Provincia, che in questa occasione sono stati veramente eccezionali prodigandosi efficacemente e senza risparmio: senza di loro questa alluvione si sarebbe stata assolutamente una catastrofe dalle risposte incerte”. I contributi, compresa la prima tranche, saranno fatti arrivare direttamente ai sindaci: “saranno poi loro – ha sottolineato Zaia – a stabilire come erogare le somme sul loro territorio”. Zaia ha inoltre confermato la fiducia in una proroga definitiva fino al giugno prossimo delle scadenze di pagamento dell’Irpef e dei contributi Inps, fatti intanto slittare fino al 20 dicembre per avere il tempo di sistemare la documentazione definitiva. “Il Governo ha dato la sua parola e in ogni caso lo slittamento sarà contenuto nel cosiddetto ‘Milleproroghe’ di fine anno. Quanto alla raccolta delle domande di risarcimento, i Comuni stanno iniziando a caricare le domande loro pervenute tramite il supporto informatico della Regione. “Metto in guardia eventuali furbetti: colpiremo pesantemente chi ha dichiarato il falso e vuole provare ad approfittare della situazione. Questa è un’alluvione di grandi numeri e stiamo trattando con gente onesta e disastrata. Può però capitare che qualcuno dica di aver avuto dei polli e non li aveva. Faremo controlli a campione – ha concluso Zaia – nell’interesse degli alluvionati”. E' quanto si legge in una nota della Regione Veneto.

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La Vénétie réduit de moitié. Au milieu de l'eau du fleuve qui a anéanti les routes, ponts et maisons. Plus de 2 000 personnes déplacées à Vérone. provinces de Vérone et Vicence les plus touchés. San Bonifacio Soave et entre deux petites rivières ont débordé, le el'Alpone Tramigna. L'A4 a été fermée dans les deux sens. Compromis ordinaires des routes, des États et des comtés. Les discussions politiques sur les bâtiments et a annoncé qu'elle est la plus grande urgence face ces dernières années. L'emplacement de la protection civile dans Sarmazza près de Monteforte Alpone, a décidé de rompre ses banques pour éviter des risques plus importants. Dans San Bonifacio ont été fermés deux ponts à Motta et Villabella. Un millier de familles n'ont pas d'électricité. Le souci de Garde. Malcesine un glissement de terrain plane sur le pays, dans la même vallée Chiampo à Vicenza. Et dans les près de Vicence, il ya eu de sérieux ennuis. Le Bacchiglione elle déborde dans la ville. Et une partie du centre historique est sous l'eau. Les citoyens qui n'avaient pas été prévenus, ils sont coincés à la maison. A Vérone, cependant, une préoccupation est que le Sud a atteint le niveau d'alerte. Même si vous n'avez pas été signalés par les inondations préfecture. zones Zevio et du Bas-plus à risque. «À l'heure actuelle - ils expliqué hier soir par la Croix-Rouge - Code 3 reste active dans la province de Vérone, qui a fourni plus de 50 bénévoles quatre ambulances. Des bénévoles de Ceredigion, Bardolino, la ville de Vérone, San Bonifacio, Pescantina, saint Ambroise et Peschiera sont la mise en place d'un refuge pour les personnes déplacées de 100 lits à l'intérieur du stade de San Bonifacio, au service des personnes déplacées des municipalités de Soave, Monteforte d'Alpone. Dans la soirée, l'ordonnance de protection civile pour évacuer complètement Monteforte d'éviter des risques inutiles. Plus de 2 000 personnes. 400 lits dans le stade d'été couverte. D'autres domaines de la chance. Avec une situation d'urgence qui continue à évoluer à l'heure.

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