lunedì 10 gennaio 2011

Prima di Natale acconti agli alluvionati.

L'Arena 23 12 2010

Monteforte. Natale con gli acconti: i primi fondi stanziati dal Governo dopo l'alluvione del 1° novembre i montefortiani alluvionati li hanno sui conti correnti da 48 ore, cioè a 51 giorni dal disastro. Quasi un record.
Sotto l'albero di Natale il sindaco di Monteforte Carlo Tessari, la sua Giunta e gli uffici comunali (che alle pratiche per i bonifici hanno dedicato anche l'ultimo sabato e l'ultima domenica presentandosi tutti al lavoro) hanno messo 1.900.000 euro di contributi per le famiglie e 1.200.000 euro per le imprese.
«La priorità è stata data ai danni agli immobili delle famiglie e partendo da qui gli uffici hanno predisposto 544 mandati di pagamento che andranno a 758 beneficiari. I criteri che abbiamo adottato», spiega Tessari, «sono sostanzialmente l'applicazione alla lettera dell'Ordinanza sull'emergenza firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi».
Il riferimento è al fatto che l'ordinanza prevede contributi pari al 75 per cento del danno patito, e comunque al massimo pari a 30 mila euro (su valori superiori è necessaria la perizia giurata), e che gli acconti possano arrivare al massimo al 50 per cento, cioè 15 mila euro.
E' la cifra massima che è stata erogata direttamente con accredito sul conto corrente dei montefortiani che avevano indicato nei moduli di denuncia dei danni le proprie coordinate bancarie e nei mandati di pagamento che utilizzeranno invece i montefortiani che non hanno fornito riferimenti bancari.
«In molti hanno già potuto incassare il contributo, mentre per i 300 cittadini che non hanno indicato l'Iban ci sarà uno slittamento della valuta di qualche giorno per consentire il pagamento per cassa. Per non intasare e sovraccaricare la banca tesoriera», aggiunge il sindaco, «abbiamo deciso di diluire i mandati. Ne prepariamo una settantina al giorno anche perché c'è il limite oggettivo legato alla giacenza di denaro in banca che non può superare una certa cifra».
Fin qui le famiglie mentre ieri, in municipio, gli uffici erano impegnati ad elaborare dati e mandati per il mondo produttivo che Tessari, assieme ad alcuni componenti della Giunta, ha incontrato l'altra sera.
«Gli acconti per le imprese assommano a 1.200.000 euro e anche in questo caso abbiamo proceduto erogando il massimo consentito, cioè 15 mila euro». Non c'è da correre per le perizie giurate, perché i termini, salvo deroghe, scadranno il 30 novembre 2011: solo una parte dei danni sono infatti quantificabili oggi perché alcune macchine sono ripartite ma non ci sono certezze sul funzionamento e anche i locali potrebbero, a primavera, rivelare ulteriori problemi.
«Dal 2 gennaio poi», anticipa il primo cittadino, «faremo lo stesso lavoro per erogare gli acconti sui danni ai beni mobili registrati, cioè i veicoli».
Dagli 8.740.019 euro erogati dalla Tesoreria dello Stato venerdì scorso, va tolto 1 milione che è l'acconto sulle spese sostenute in emergenza dal Comune (cioè 664 mila 827 euro) e quelle che si stanno ancora sostenendo per il ritorno alla normalità. Altri 2 milioni servono per interventi urgenti di messa in sicurezza.
Nella prima voce ci sono voci come lo smaltimento a Torretta di 1.800 tonnellate di rifiuti: 195 mila euro. Nella seconda le opere di difesa, come la sistemazione dell'idrovora ai Cappuccini, la predisposizione di una seconda idrovora Drio Piazza.
E ancora l'intervento per il risezionamento dell'alveo dell'Alpone sotto il ponte di via Vittorio Veneto: verrebbe demolito e ridisegnato anche il ponte in modo da evitare l'accumulo di detriti nell'alveo ma anche favorire il miglior scorrimento del fiume. Fanno in tutto 7.144.827 euro, 5.100.000 dei quali indicati come opere di difesa idraulica.

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