giovedì 4 novembre 2010

Comitato alluvionati Flood aid Family

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Comitato alluvionati

1 e 2 novembre 2010


«S'impegni tutto il Mondo » L'appello del Veneto
Anche un euro può aiutare il Veneto! Versalo a
ASSO.A.R.
presso Banca Popolare di Vicenza Agenzia n° 16
IBAN: IT96 MO57 2811 8131 2857 0463 547 
SWIFT: BPVIIT22128
precisando la causale: PRO ALLUVIONATI

 

Sede i Vicenza via Belluzzi 10

recapito postale  casella postale  274 -  36100 vicenza

Garage alluvionato - 4 - tel. 0444 32 30  22

 

 alluvionati@groups.facebook.com


Civilta' Fluviale - Isole Sparse - Risaia santa casa pietà a Sparè - Fond. Museo Biblioteca Scrittrice Rosa Lanza Ferrarini Bertelè ved De Paoli Museo Biblioteca Paolo Bertin Via Bruso S. Gregorio (Cucà) Veronella Tel fax 0444 323022 http://depaoli.pbwiki.com www.artedepaolironchin.org
www.vicenzafoto.it e.mail depaolirenato@gmail.com casella postale 274 , 36100 Vicenza Centrale Italia C.F. 95035170240 PIVA 013186340240 - CCIIAA VICENZA EDAR 26 09 1996 IRAEA 228975 15 o6 1994 codice PROT 0700040595 12/18 ISTITUTO REGIONALE ISOLE SPARSE PALEOALVEI TION TARTARO MENAGO ARGINE ALPON GUA' EDRON "CIVILTA'FLUVIALE"

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Visto l’evento calamitoso alluvionale dei giorni 1 e 2 novembre 2010

Visto che la marea di acqua e fango ha investito il vicentino e il  veronese   colpendo la città di Vicenza con un'ondata, dalle ore 7,00 alle ore 12,00 tra gli altri  l’auto parking di via belluzzi 10 sommergendolo per per un metro e venti circa di acqua e fango .L'acqua ha raggiunto la quota di mt. 31,50 (ferrovia)  circa 32,10 s.l.m.m. effetto piscina -

Vista la dichiarazione dello "stato di crisi" da parte della Regione Veneto''.

Visti i provvedimenti del Consiglio dei Ministri e degli organi istituzionali che venerdì 5 novembre 2010  dichiararono lo stato di crisi per il Veronese e il Vicentino e per questo stanziarono i primi urgenti aiuti.


 

Visto che le autorità di Vicenza non hanno allertato la popolazione vicentina per mettere al sicuro persone, animali e cose.

 

Visto le prime spese le prime stime e i monitoraggi dei danni subiti da ogni singola azienda e da ogni singola famiglia ogni singola persona alluvionata.

Visto che gli alluvionati sono circa 16.400, presenti principalmente nella città di Vicenza e nei comuni di Caldogno, Creazzo, Costabissara e Sovizzo Monteforte , Soave.

Con questo atto è costituito il comitato alluvione di cui è referente ,direttore , portavoce  primo firmatario,

 

Renato De Paoli

(seguono centinaia di firme)

Il COMITATO ALLUVIONATI

Decide e chiede quanto segue:

 

''Invitiamo le famiglie  aziende interessate di riunirsi e aderire al presente comitato

per chiedere

a chi di rispettiva competenza quanto segue:

1. sostegno per i danni subiti

con riconoscimento dei danni dalle compagnie assicurative del Comune di Vicenza  in concorso con le assicurazioni  dei condomini e delle automobili  .

 Referente Renato De Paoli,  Margherita 10 box 4, via belluzzi i rimborsi assicurativi devono procedere essere tempestivi e rimborsare entro 16 giorni dalla  denuncia dei danni.

2. Alleggerire  i vincoli e gli obblighi delle famiglie delle aziende nei confronti delle banche;
3 degli enti erogatori di servizi
4 Alleggerire  i vincoli e gli obblighi delle famiglie delle aziende nei confronti dell 'Erario .
5 Alleggerire  i vincoli e gli obblighi delle famiglie delle aziende nei confronti degli enti previdenziali e assicurativi''.
6 Consentire delle giornate di distaccamento per intervenire nelle proprie case a sensi art. 19 CCNL 1995.
7 sostegno economico per primo censimento dei danni, pur se provvisorio dei danni subiti per provvedere una una documentazione di supporto (fotografie, eventuale documentazione di pagamento )
o fiscale o “in regime di esenzione causa diluvio” relativa a interventi di riparazione o di ripristino
gia' attuate, eventuali forme di
copertura assicurativa a disposisione della popolazione.
11 realizzazione di una 'mappa con le curve di livello per vedere dove l’acqua è arrivata /georeferenziata (Beggiato) e agevolmente accessibile per ogni persona via Web o su supporto cartaceo)
12 Mappa dell'emergenza' controllata dalla popolazione per consentire gli interventi e aiuti immediati e piu' opportuni''.


BOLLETTE

 13. Moratoria bollette AIM Energy per  700 giorni.

14.Esenzione del pagamento Bollete Rifiuti solidi urbani per 700 giorni

 Esenzione Irap. per il 2010, 2011.

15. Moratoria di tutti gli interessi.

 

16 Attivazione di sportelli AIM il servizio moratoria bollette; rivolto a tutti gli alluvionati

17 Moratoria bollette telefonia mobile e fissa per 700 gg.

18 moratoria ultime bollette ricevute di qualsiasi natura e entità.

Nel caso di risposta negativa o insufficiente il comitato chiede


1) le dimmissioni dei  responsabili della città , della provincia, della regione, dello stato, degli enti competenti.
2) L'eliminazione di compensi a tutte le istituzioni ad ogni livello e dei politici e portaborse come fu decretato dalla maggioranza degli italiani in un recente , disatteso , referendum.

3) Moratoria delle auto blu con risparmio devoluto agli alluvionati.

4) Moratoria delle spese  della residenza del Presidente della repubblica con devoluzione al Comitato alluvionati 1 e 2 novembre.

(seguono centinaia di firme)


Il COMITATO ALLUVIONATI
Respinge le intimidazioni portate al portavoce del Comitato Alluvionati
avvenuto nella giornata di venerdì 5 novembre da parte di un altro portavoce di un alto esponente politico della Città.
Nella giornata di sabato 6 novembre 2010 da un assessore del comune di Vicenza.
Stigmatizza l'operato un cronista del Gazzettino , presente all'intimidazione che ha derubricato l'aggressione.

 


 

VVVVVVVVVVVVV

 

renato de Paoli isole sparse
edarproduction
 direttore del Comitato Alluvionati

c/o

AMMINISTRATO RENATO DE PAOLI ( Margherita 2) via belluzzi 10 presso garage alluvionato.

presso  tel 0444 323022



ESEMPIO STIMA PRESUNTIVA DANNI

Famiglia anvhgfhgjfgjr


Pareti di gesso ml 10 x 2,40 = 10.000,00

Calzature 3 persone x  3 paia di calzature = 9   € 1.000,00
Stivali sarpe scarponi

Abbigliamento 3 persone x 3 = € 3000

Perizie soprallughi € 5.000

Servizi e video  €uro 5000

Automobilie € 20.000,00

Edizioni nel tempo della dea 5000,00

Poesia Le sete ave marie  5000,00

Catalogo opere peittrice ronchin 5000,00

Nave michelangelo in balsa modellino 2500,00

Stampa 250,00

Aspirapolvere 180,00
Spese legali 10.000

Spese associative 10.000


Mobilio €uro 1000

Lavoro assistenza espurgo 1 persona per  4 ore € 200,00


                                             

4.11.2010          Seconda stima Totale  €uro 83.130,00


Pulizia scantinato 1 ora una persona  € 50,oo
Orologio rotto a causa h20               €50,00

due apricancelli alluvionati inservibili €uro 300,00



vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv


    GLI AIUTI

    I primi soccorsi per gli alluvionati:
    «Bollette sospese per un anno»

    La Provincia aderisce alla sottoscrizione della Caritas. Iniziativa di Agsm e Acque Veronesi per Monteforte, Soave e San Bonifacio. Chiuse strade per pericolo di frane

    A Monteforte d’Alpone, continuano i lavori di bonifica delle case allagateA Monteforte d’Alpone, continuano i lavori di bonifica delle case allagate

    VERONA — Aziende, enti, amministrazioni e privati. Tutti in rete per aiutare la gente delle zone dell’Est Veronese colpite dall’alluvione. Tra i primi a dare il «buon esempio», Agsm e Acque Veronesi che venerdì mattina, durante una conferenza stampa a Monteforte, hanno annunciato una novità che farà piacere a circa 15mila residenti dell’Est della provincia. Perché è stato deciso di sospendere per un anno il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas a tutte quelle persone e imprese vittime del maltempo. «Si tratta di una moratoria della durata di 12 mesi - ha spiegato il neopresidente di Agsm, Paolo Paternoster -. I cittadini e le aziende, dopo aver presentato domanda nei nostri uffici, potranno vedersi sospendere per 12 mesi il pagamento delle bollette che verranno poi rateizzate nei sei mesi successivi, a un tasso di interesse pari a zero». «Può sembrare poco - ha spiegato la presidente di Acque Veronesi, Anna Leso -, ma crediamo che per queste persone possa essere molto importante poter risparmiare i soldi delle bollette per investirli nella ricostruzione, con l’opportunità di sanare il debito senza interessi».
    Un progetto rivolto ai tre comuni maggiormente colpiti: Monteforte, Soave e San Bonifacio. Un’idea promossa dal consigliere di Agsm, Marco Burato: «Ho avuto familiari direttamente coinvolti in questa emergenza e ho pensato subito a una soluzione che potesse dare un po’ di respiro a tutti quelli che vivono una situazione del genere». L’appello dei sindaci e della gente è sempre lo stesso: «Non abbandonateci». E da tutta la provincia arrivano le prime confortanti risposte. Ieri pomeriggio si è riunito anche il direttivo dell’Anci Veneto per fare il punto della situazione. «Per rimediare ai danni chiederemo da subito in Regione il via libera ai finanziamenti diretti - ha spiegato il presidente Giorgio Dal Negro - e che vengano finanziate direttamente le aziende del posto che operino per la ricostruzione». La Provincia di Verona parteciperà alla sottoscrizione di fondi avviata in questi giorni dalla Caritas.
    «La decisione di operare in sinergia con la Caritas, senza attivare un nuovo ulteriore conto corrente, si motiva con la necessità di non disperdere le progettualità e di essere maggiormente incisivi e rapidi nell’aiuto alle popolazioni alluvionate», ha commentato il presidente Giovanni Miozzi. Sarà possibile effettuare i versamenti sui seguenti conti correnti, indicando nella causale «alluvione est veronese»: conto corrente postale 10938371; conto corrente bancario - Unicredit - IT 10 I 02008 1177 0000005616284; conto corrente bancario - Crever banca - IT 11 S032 4511 70000000 2285. E anche i sindaci della Lega Nord della provincia istituiranno presto un fondo comune, erogando un contributo simbolico di 1 euro per abitante, da destinare alle zone colpite dall’allagamento.
    L’idea, proposta dal primo cittadino di Oppeano Alessandro Montagnoli, prevede che il fondo sia poi gestito dalla prefettura, in qualità di ente super partes. E grazie all’intervento di Confcommercio, Coldiretti e rappresentanti delle categorie del commercio, turismo e artigianato, è stato raggiunto un accordo con alcuni istituti di credito per offrire strumenti di sostegno alle imprese veronesi colpite dall’alluvione. Sul fronte viabilità, intanto, la Provincia ha deciso di chiudere al traffico per rischio frana le seguenti strade provinciali: la sp36 e la 36/b nel comune di Vestenanova, la 37/a nel comune di Illasi e la 16/a nel comune di Tregnago, la 34 e la 12 nel comune di Sant'Anna d'Alfaedo.
    Enrico Presazzi
    06 novembre 2010

    08/11/2010: Alluvione, Enrico Letta (Pd) in sopralluogo: “L’Italia intera deve chiedere scusa a Vicenza e al Veneto per l’indifferenza sin qui dimostrata”

    È venuto anche Enrico Letta oggi a Vicenza per rendersi conto dei danni che l’alluvione dell’1 novembre si è lasciata dietro. Poco dopo le 16 il vicesegretario nazionale del Partito Democratico è arrivato a piedi in piazza Matteotti da Palazzo Trissino accompagnato dal sindaco Achille Variati.
    “Ho visto la devastazione, la difficoltà, la fatica e questo è uno dei casi in cui il nostro Paese deve dare il massimo – ha dichiarato dopo un breve sopralluogo -. Ho voluto venire di persona per portare un messaggio molto forte: penso che l’Italia intera debba chiedere scusa a Vicenza e al Veneto per l’indifferenza con cui in questa settimana ha guardato ad una vicenda che in realtà è drammatica. La questione invece dovrebbe interessare tutta l’Italia, perché se il Veneto va in ginocchio anche dal punto di vista produttivo, la possibilità di una ripresa effettiva si allontana. Purtroppo invece il nostro Paese è oggi preso da discussioni che si avviluppano su se stesse e che nulla hanno a che fare con la realtà concreta”.
    “Alle scuse, poi, devono seguire fatti molto concreti – ha aggiunto –, sostenuti da un fronte unito, di tutte le forze politiche, attraverso la legge Finanziaria che andrà in discussione al Parlamento la prossima settimana. Il pacchetto immediato di aiuti dovrebbe essere articolato in tre direzioni: risarcimento a chi ha subito danni, sospensione delle tasse, dei pagamenti e dei mutui, come già applicato durante gli eventi catastrofici più importanti del nostro Paese, ed esenzione dal patto di stabilità interno dei Comuni e degli enti locali che in questo momento devono far fronte all’emergenza. In particolare la sospensione dei tributi significherebbe non esasperare le persone, dare un segno di attenzione e aiutare concretamente per il rilancio in un momento di crisi come questo. Di risorse ce n’è poche a livello nazionale, ma vanno trovate”.
    “Soprattutto non deve essere liquidata la faccenda con appena quei 20 milioni che il Governo ha stanziato finora – ha aggiunto il sindaco Variati -, perché quelli servono per l’immediata emergenza. Sarebbe come dare un bicchier d’acqua a uno che sta morendo di fame. Serve invece un importante stanziamento in Finanziaria, che nel giro di 60 giorni arrivi alle imprese e alle famiglie, perché senza dotazioni in conto capitale a fondo perduto, con l’indebitamento o anche solo con una diminuzione della pressione fiscale, le imprese non ce la farebbero a ripartire: erano già in crisi, specie nel manifatturiero e nel commercio”.
    “Mi auguro – ha concluso Letta - che questa sia una vicenda che serva a far capire che tagliare i fondi per la prevenzione dei dissesti idrogeologici alla fine diventa un boomerang, perché si pagano costi economici ed umani molto superiori a quelli che si sono risparmiati. Se non ci fossero stati i Comuni e i tantissimi volontari che hanno portato un grandissimo messaggio di solidarietà che è venuto all’intero Paese, non saremmo oggi in condizione di guardare al futuro, ma saremmo a piangere danni e fatti molto peggiori. Per questo ritengo che l’Italia debba chieda scusa a Vicenza”.


    L'AIM PRENDE PER IL C..O I VICENTINI . I Vicentini  chiedono le dimissioni del Direttore AIM

    BOLLETTE


    AIM Energy concede ai propri utenti una proroga di 7 giorni per il pagamento delle bollette in scadenza i giorni 2 e 3 novembre 2010, che potranno essere quindi pagate entro il giorno 10 novembre senza interessi. I clienti interessati sono circa 16.400, presenti principalmente nella città di Vicenza e nei comuni di Caldogno, Creazzo, Costabissara e Sovizzo. Si ricorda inoltre che è attivo presso gli sportelli AIM il servizio di rateizzazione bollette; rivolto a tutti i clienti che, in regola con i pagamenti, intendessero rateizzare l’ultima bolletta ricevuta.

    2 commenti:

    1. per non essere cancellati
      In questi giorni qui da noi si sta consumando un fenomeno nuovo, è stato superato un punto di non ritorno. Potranno pure cercare di venirci a dire quello che vogliono, potranno pure riempirci le prime pagine dei loro odiosi giornali con storie da bordello, potranno pure prendersela con il cielo e con il tempo, ma tra l’1 e il 2 novembre, tra la festività di Ognissanti e quella dei morti nella coscienza veneta si è insediato un sentimento nuovo. Un sentire profondo, che solo il dolore e il senso di ingiustizia può darti. Un emozione collettiva eppure intima che credo ognuno di noi riesca a fare propria.
      La voglio chiamare la nostra catarsi nazionale veneta, così come mai in epoca recente avevamo potuto provare.
      Il motivo principale per cui i media italiani stentano ad informarci su cosa è realmente avvenuto è proprio per limitare una nostra presa di coscienza generale che ad essere ferita in questi due giorni è stata la nostra identità veneta.
      Già, perché se c’è qualcosa che ci appartiene da più di 3.000 anni è proprio la nostra cultura fluviale. I veneti nascono dai fiumi, sui fiumi, per i fiumi. Chi non è veneto non può capire.
      Oggi invece tra le nostre menti si fa capolino il pensiero che il restare schiavi dell’Italia ci sta facendo perdere uno dei capisaldi fondamentali della nostra stessa essenza e cultura di veneti. Una cultura e un’essenza millenarie che non possono essere cancellate da un secolo e mezzo scarso di colonialismo italiano.
      I fiumi, la loro pulizia, il viverci accanto, il sentirli amici e fratelli, il sapere cosa ti dicono e come ti plasmano la vita è un qualcosa di più infinitamente profondo delle bugie che ci vengono dette in queste ore. Bugie di italiani e ahimè di veneti incoscienti di essere tali.
      Io ho ben vivo il ricordo della mia infanzia accanto al fiume, all’acqua, il pulsare del loro corso vitale. Il rispetto che il fiume ti dà e l’attenzione che pretende da te.
      Il fiume è madre, in veneto. La Piave, la Brenta… madre e sorella, fonte di vita e di speranza.
      Come possiamo permettere ad altri di rubarci ciò che è nostro da sempre, di sfregiarci nel nostro più intimo sentire, ora?
      Non è una questione di soli soldi. È una questione di sopravvivenza. Ecco, l’indipendenza ci serve per esistere, per non essere cancellati!
      I pellerossa veneti da questa settimana sentono qualcosa che solo loro possono sentire. E questo ci renderà più liberi e più forti.
      Ecco il senso del dolore profondo di queste ore. Ecco il fiorire della nostra speranza, che prende vita dai fiumi veneti.
      Gianluca Busato
      Press News Veneto

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    2. Alluvione, cronaca di un disastro fin troppo annunciato
      Si sapeva quello che poteva accadere: lo avevamo anticipato noi, ora lo sa anche la procura
      03 dic | BLOG PAG 10 pecora nera
      Lo avevamo anticipato anche noi, su queste stesse pagine: l’allarme alluvione c’era da anni, al punto che si sapeva benissimo dove e come sarebbero potuti tracimare quei fiumi. Adesso lo sa anche la procura di Verona, che ha aperto un’inchiesta contro ignoti con l’ipotesi di reato di disastro colposo.

      A fornire tutta la documentazione è stata Legambiente, che ha portato sul tavolo del procuratore Mario Giulio Schinaia i carteggi dell’Autorità di bacino nazionale dell’Adige, dove si individuano le aree a rischio idraulico. Documento del 2005. Il conto non è difficile da fare: cinque anni fa.

      C’era tutto scritto, tutto previsto, nei minimi dettagli. Non solo, ma venivano anche indicate le possibili soluzioni, senza le quali si sarebbe potuto avere “danni gravi per i centri abitati e gli insediamenti produttivi”. Insomma, si sapeva tutto. Lo avevamo anticipato noi, ora lo sa anche la procura. Ma allora perchè si è fatto finta di niente? Solo perchè, come ha detto qualcuno, sistemare gli argini di un torrente non porta voti?

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